
GAVI -
I lavori di recupero e restauro conservativo dell’edificio che ospita l’ex oratorio di sant’Antonio, che si trova in via Mameli all’angolo con piazza Marconi,
sono stati al centro di una recente delibera della giunta comunale di Gavi, documento che ha stabilito l’adesione ai Pti (Programmi territoriali integrati) della Regione Piemonte e ha sancito l’approvazione della bozza di convenzione tra l’ente regionale e i Comuni interessati dai programmi.
Per l’ex oratorio, in passato al centro di forti polemiche tra maggioranza e opposizione a causa della sua vendita e del progetto che riguarda l’utilizzo dei suoi spazi,
i finanziamenti ammontano a 171.875 euro circa, dei quali 127 mila messi a disposizione nel 2012 dal Comune di Gavi, 16 mila nel 2013 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e quasi 29 mila euro che arriveranno nel 2015 dal Fondo di Sviluppo e Coesione, lo strumento generale di governo della politica regionale nazionale per la realizzazione di interventi nelle aree sottoutilizzate. Nel documento approvato dalla giunta gaviese, si specifica che il Comune si impegna a cofinanziare i lavori non appena sarà perfezionata la procedura dell’accordo di programma.
Nell’accordo sono stati inseriti interventi per poco meno di 3 milioni di euro e che riguardano diversi enti locali, tra i quali
Voltaggio con il consolidamento strutturale dell’oratorio di San Sebastiano (previsti 102 mila euro di fondi),
Carrosio con la realizzazione del centro di documentazione del geosito (133 mila euro), la
Comunità Montana Terre del Giarolo per la progettazione e la realizzazione di sei impianti idroelettrici (1 milione e 100 mila euro), e ancora
progetti riguardanti Acqui Terme, Castelletto D’Orba e la borgata di Bozzolina, Silvano D’Orba, Tagliolo, Ovada e la sistemazione di Piazza Castello.