
TORINO – Acque sempre più agitate in Regione. Oggi, i
consiglieri del Pd hanno rassegnato le dimissioni dagli incarichi istituzionali, ossia la vicepresidenza del consiglio e le vicepresidenze di commissione per “dare un segnale forte”. “Questa giunta è ormai al capolinea, la situazione è diventata insostenibile”, dice a chiare lettere
Rocchino Muliere (nella foto), dopo la “rissa” scoppiata l'altro giorno e le polemiche sui rimborsi facili.
L'azione politica di protesta non si ferma qui: “il nostro obiettivo è, dopo averne parlato con la direzione regionale, di rassegnare le dimissioni
entro il prossimo 28 febbraio. Ci sarebbero ancora i tempi tecnici per andare al voto a maggio”. Perchè febbraio?: “perchè alle elezioni ci si deve arrivare con una scelta chiara sull'utilizzo dei fondi europei, con il blocco della riforma delle legge elettorale che vuole eliminare il listino e con il bilancio”.
Così anche il segretario regionale Gianfranco Morgando, e dal capogruppo regionale Aldo Reschigna, che annunciano ''le immediate dimissioni dei consiglieri regionali PD dagli incarichi istituzionali ricoperti in Consiglio regionale (Vice Presidenza del Consiglio, Presidenza Giunta per le elezioni e Vice Presidenze di Commissioni)''. ''Il Gruppo regionale del PD - si aggiunge - ha confermato la disponibilita' a rassegnare le dimissioni entro il 28 febbraio 2014, in modo da consentire lo svolgimento delle elezioni regionali entro la primavera, e su questa base si rimette alle valutazioni del Partito Democratico del Piemonte''.
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