
PROVINCIA- “
Sanità, ambiente e ricerca scientifica”, cosa è stato fatto e cosa resta da fare. Sono i temi che saranno affrontati in un convegno organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in collaborazione con l’Associazione Cultura e Sviluppo, Lamor Agenzia di sviluppo del territorio e la Fondazione SolidAL Onlus, mercoledì 24 ottobre nella sala Conferenze Palatium Vetus in Piazza della Libertà, ad Alessandria.
Il punto di partenza del convegno è il progetto di ricerca varato lo scorso maggio dal Comitato Strategico Amianto, per individuare nuove terapie contro il mesotelioma.
Il punto di arrivo è quello di affrontare in modo più ampio i temi della ricerca scientifica in relazione all'ambiente e del ruolo che possono avere enti, istituzioni, fondazioni del territorio, a partire dall'azienda ospedaliera e dall'Asl, anche in riferimento al
nuovo corso universitario in medicina attivato ad Alessandria.
Per la prima parte del convegno, ossia “cosa è stato fatto” è prevista l'introduzione di
Umberto Fava dell'Agenzia Lamoro, le relazioni degli assessori regionali alla Salute
Antonio Saitta, alla Ricerca
Giuseppina De Santis e l’Assessore all'Ambiente
Alberto Valmaggia in una tavola rotonda moderata dal Consigliere Regionale
Domenico Ravetti.
La seconda parte sarà invece dedicata alle infrastrutture create all'interno dell'Azienda Ospedaliera di Alessandria, quelle
eccellenze di cui il sistema sanitario alessandrino è dotato e che occorre incentivare. Su questo punto, potrà essere determinante il corso di medicina avviato presso l'Università del Piemonte Orientale, sede di Alessandria.
La tavola rotonda sarà moderata da
Antonio Maconi, presidente della fondazione SolidAl. Saranno presenti il direttore Aso
Giacomo Centini, il direttore Asl
Antonio Brambilla, l'ex ministro
Renato Balduzzi, la direttrice di Vitas Onlus
Daniela Degiovanni, la deputata
Rossana Boldi, il direttore scientifico dell'istituto Gaslini
Alberto Martini.
“Il percorso fatto in questi anni sul territorio è stato estremamente interessante – anticipa Antonio
Maconi – ma occorre ora un maggior coordinamento tra tutti i soggetti interessati. L'Aso, in particolare, sta tentando di istituzionalizzare questo percorso, anche il previsione dell'attivazione del corso universitario con il quale deve interagire. L'Aso ha tutte le caratteristiche per diventare un “
ospedale di insegnamento”, in cui la ricerca ha un suo spazio e ruolo”.
In questo percorso, da individuare e istituzionalizzare, c'è la necessità, aggiunge Maconi, “di organizzare anche un sistema di finanziamento per la ricerca, coinvolgendo non solo le istituzioni, ma anche le fondazioni”.
Intende “partire dall'analisi rispetto a ciò che è stato fatto a tutela dell'ambiente, del controllo dell'aria, acqua e in relazione alla bonifiche” il tavolo di cui Domenico
Ravetti sarà il moderatore. “Sarà interessante ascoltare il punto di vista degli assessori regionali – aggiunge – dal punto di vista economico”. E dal punto di vista delle prospettive: “le patologie ambientali sono strettamente connesse alla sanità, intesa come tutela della salute. Cerchiamo allora di capire quali sono le idee il territorio intende mettere in campo, concretamente”.