Anche per questo, un paio di settimane fa è stato presentato in giunta, dall’assessore Paolo Borasio, un atto di indirizzo volto a sviluppare una serie di interventi e progetti - in collaborazione con Arpa Piemonte e Cnr Bologna - per monitorare e, possibilmente, migliorare la qualità dell’aria.
“Proprio martedì i tecnici dell’Arpa e dell’assessorato Ambiente della Regione Piemonte hanno effettuato un primo sopralluogo per cercare di capire dove posizionare le centraline per il rilevamento degli inquinanti - spiega lo stesso Borasio - Una, sicuramente, verrà installata ai giardini pubblici, l’altra invece in una zona (non ancora identificata, ndr) dove non è presente verde pubblico: in tal modo, sarà possibile studiare la differenza di impatto delle polveri sottili e la loro influenza in termini di temperatura. Tanto per capirci, sembra ci possa essere addirittura un grado e mezzo di differenza tra le aree alberate e le altre”.
Il secondo percorso, invece, sarà realizzato in collaborazione con gli esperti del Cnr - Consiglio nazionale delle Ricerche di Bologna: “Sì - conferma l’assessore - e saranno loro, attraverso una speciale mappatura del territorio, a dirci dove andare a mettere a terra nuovi alberi. Una piantumazione studiata per rendere più fresca la città e, contemporaneamente, ‘pulire’ l’aria: e attenzione, stiamo parlando di un progetto sperimentale a costo zero per il Comune. Dovremo solo fornire un censimento completo del verde esistente, e gli uffici sono già al lavoro: una volta ottenuti i dati precisi, procederemo - a stima nell’arco di sei/otto mesi - con la sistemazione dei fusti”.
Nell’atto d’indirizzo erano poi ipotizzate altre due novità: il cosiddetto "verde verticale" e i sensori d’inquinamento mobili. “Riguardo al primo, stiamo pensando al luogo adatto: secondo il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, potrebbe pure essere l’ex convento di San Francesco. Appena possibile, effettueremo le verifiche necessarie. Per i secondi, al contrario, guardiamo a quanto stanno facendo altre realtà, come Bologna: sui mezzi e negli edifici pubblici e alle fermate dei bus sono stati posizionati rilevatori di inquinanti (in particolare del Pm 10) a basso costo. Così facendo, viene creata una rete capace di tenere sotto controllo in tempo reale l’ambiente e, insieme, utile a sensibilizzare i cittadini sul tema: senza tale consapevolezza, usando magari meno le auto e più le bici e usufruendo del riscaldamento con giudizio, ogni amministrazione, da sola, può fare ben poco”.
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