
ALESSANDRIA - Alle congratulazioni per la quarta rielezione di
Vladimr Putin a presidente della
Federazione Russia pervenute probabilmente da tutto il Mondo, due sono arrivate da Alessandria, dallo stesso indirizzo, peraltro: gli attestati di stima del sindaco Cuttica e del presidente del consiglio comunale Locci, che sebbene fossero espressi a titolo personale rispecchiano almeno le intenzioni politiche e strategiche per il futuro.
I saluti a Putin farebbero parte di un piano di internazionalizzazione che Palazzo Rosso vuole provare ad attivare, allacciando nuove e proficue relazioni con altre città europee che possano fare uscire la città di Gagliaudo dalla nebbia e dallo smog. Non semplici gemellaggi finalizzati solo a cooperazione o scambi di cartoline per le feste, ma a qualcosa di più concreto e duraturo.
Il primo tentativo di rapporti internazionali non era riuscito benissimo: invitate tutte le città gemellate per il compleanno di Alessandria – gli 850 anni – praticamente nessuna si era presentata. Neppure i nuovi amici russi di
Rjazan, impegnati nei festeggiamenti nazionali concomitanti. Rjazan è la grande città natale di
Fedor Poletaev, eroe della Resistenza morto a Cantalupo Ligure e celebrato ogni anno dalla Provincia. Così dopo anni di silenzi, la nuova amministrazione ha voluto riprendere i contatti: “Rjazan ha 600 mila abitanti e grazie alla nuova superstrada si trova a un'ora di auto da Mosca”, spiega Emanuele Locci, “Se le sanzioni bloccano eventuali scambi economici, per ora,
non ci sono limiti ai flussi turistici: puntiamo a questo. A titolo personale abbiamo condannato le sanzioni, come già manifestato dal governo italiano, nella speranza che in futuro finisca questa ingiustizia”.
Dopo aver partecipato alla festa del 9 maggio (giornata della vittoria contro l'Asse nazista) Cuttica e Locci (nelle foto con il console Pavlov e con l'assessore al turismo della Liguria, Berrino) sono stati invitati in Russia, già questa estate.
Imparare dalla Romania.
Se dalla Russia si aspettano frotte di turisti – possibilmente gli stessi danarosi che già si fermano all'Outlet di Serravalle – dalla romena
Alba Iulia (anche essa tra due fiumi e dotata di una fortezza) Alessandria vuole imparare
i 'trucchi' del mestiere… di vincere i bandi europei: “Alba Iulia ha
35 dipendenti nell'Ufficio Progettazione Europea, grazie ai quali ha ricevuto
300 milioni di euro dall'UE”.
60 dei quali sono serviti a riportare all'antico splendore la loro Cittadella: “Hanno letteralmente dissotterrato i bastioni della fortezza che era messa peggio della nostra”.