
ALESSANDRIA - Resta acceso il dibattito sul commercio, dopo
l'invettiva di Simone Lumina che, all'indomani della Sera in Blu, si era detto "deluso e tradito" dalle promesse dell'Amministrazione Comunale. Dopo la
risposta del sindaco, Rita Rossa, e dell'assessore al Rilancio Economico, Marica Barrera, abbiamo chiesto alle Associazioni di Categoria della città un'opinione su quanto si potrebbe (e si dovrebbe) fare per aiutare il commercio di Alessandria. La parola d'ordine sembra essere una:
programmare.
"I commercianti - dichiara
Alice Pedrazzi, direttore dell'Ascom - chiedono un'azione coordinata, una programmazione di eventi ed un lavoro di squadra tra i soggetti che organizzano eventi. Già da tempo, ad esempio, si parla di una programmazione semestrale delle iniziative della città, per far sì che siano anche gli altri centri zona ad adeguarsi al nostro calendario, e non viceversa. Per quanto riguarda la tipologia delle iniziative - prosegue - è indispensabile che ci siano eventi che abbiano una forte attrazione, capaci di portate turisti da fuori e che, soprattutto,
portino aiuti al commercio, e non ulteriore concorrenza. Le bancarelle, ad esempio, possono essere un punto di forza se espongono prodotti tipici e di qualità, mentre, se vendono prodotti di qualità inferiore e di concorrenza, rischiano di rivelarsi un problema per i negozianti stessi della città.
Servono incontri, distinti, con le associazioni di categoria e con gli operatori, per far sì che l'Amministrazione possa avere un dialogo ed un confronto con tutte le parti, senza che queste si mischino. Per quanto riguarda la 'Sera in Blu' - conclude - da cui è partito il dibattito, credo che l'idea, il concetto iniziale, fosse valido: coinvolgere,
partendo dai dati certi forniti da Federalberghi, che indicava come tutti gli alberghi della zona fossero pieni, i turisti e gli abitanti. Il concetto, insomma, era giusto, ed i risultati sono da imputare a diverse variabili, che vanno dal clima alla comunicazione".
"Gli esercenti sono stanchi di parole - commenta
Manuela Ulandi, presidente di zona Confesercenti - e hanno
bisogno di risposte d'ampio raggio, non di qualcuno che dica dove possa o non possa stare una bancarella ma di iniziative programmate e ben chiare. Le critiche di Simone Lumina possono mortificare, ma anche stimolare: si tratta dell'opinione di un commerciante che, oltre a provare sulla propria pelle, studia e si informa. La 'Sera in Blu' era, secondo noi, un'iniziativa valida, lodevole, realizzata in un clima non facile ed in un giorno, il martedì, non promettente: anche in questo caso, però, è mancata una
programmazione realizzata per tempo, così da non sovrapporre gli eventi. La città di Alessandria in generale, il commercio nello specifico, hanno bisogno di un impegno e di una programmazione chiara, insomma, per far sì che si faccia sistema: guardiamo ad Alba, ad Asti...città che hanno dei problemi, certo, ma che
sanno far squadra e creare eventi interessanti. Da riqualificare - spiega, infine - anche gli ingressi della città, per i quali serve una programmazione ed un lavoro importante: i turisti sono accolti dal cantiere del Palazzo dell'Edilizia, dalla stazione ferroviaria fatiscente, dal
cantiere del ponte Meyer. Proprio quest'ultimo merita, tuttavia, un plauso: si tratta di una grande opera che rende onore a chi lavora per unire la città alla Cittadella. Anche questo frutto di lungimiranza del sindaco Francesca Calvo, che guardava a Bilbao e programmava".