
ALESSANDRIA – Per usare un termine familiare ai ciclisti, l'iniziativa comunale di targare la bicicletta contro i furti è in dirittura di arrivo.
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L'assessorato alla Smart City che ha già patrocinato e promosso iniziative per favorirne l'utilizzo e ricordare che Alessandria è la 'Città delle biciclette' ha pensato di riproporre il servizio di “segnare” i velocipedi, chiedendo la collaborazione dei venditori di cicli.
Già oltre dieci anni fa era attivo
il servizio di punzonatura dei veicoli a pedali, gestito dalla Polizia Municipale. Si portava il mezzo nel cortile di via Lanza pagando 5 euro per il disturbo. Un agente imprimeva fisicamente sul telaio un numero progressivo “scolpito” solitamente sulla canna. Un registro online associava il numero al proprietario per scoraggiare i furti.
Con lo stesso principale intento di sensibilizzare i cittadini sui furti delle bici, questa idea verrà migliorata con
la fattiva collaborazione dei venditori, chiamati a targare le nuove bici vendute. Sebbene ogni mezzo abbia un numero di telaio impresso e ben visibile, il venditore apporrà un
adesivo antistrappo con un numero di targa. La bici sarà così registrata in una sorta di PRA dei velocipedi, un registro unico nazionale. In caso di smarrimento o furto sarà molto più semplice risalire al proprietario.
L'iniziativa è promossa dal team dell'osservatorio permanente di Mappa la tua città (
www.mappalatuacitta.it), capitanata dal vigile alessandrino
Mauro Di Gregorio che da anni si batte per sensibilizzare le persone su questo tema e che già propone la schedatura del mezzo e tutta una serie di servizi intorno al furto delle biciclette. Il passo successivo, anzi, la pedalata in più, arriva dal coinvolgimento dei venditori.
Giuseppe Ottonelli del negozio 'Olmo' plaude all'iniziativa, utile per riportare un po' di fiducia nel proprietario che spesso non denuncia neppure il furto: “C'è sfiducia tra i compratori che cercano bici da poco perché si teme già di perderla. Sovente però si sottovaluta l'utilità di acquistare lucchetto o catena a prova di scasso”.
“Uno dei metodi più sicuri è il GPS sotto la sella”, consiglia
Claudio Pasero, Amicidellebici, speranzoso che con questa iniziativa gli alessandrini siano un po' più attenti e consapevoli di come proteggere la propria bici. “A prescindere se la targa scoraggi i ladri, è utile che il problema venga affrontato e pubblicizzato”.
L'iniziativa è sicuramente più articolata nelle azoni deterrenti e di sensibilizzazione del fenomeno, mai in diminuzione, dei furti di bici, e già nelle prossime settimane si potranno conoscere più dettagli, con la speranza che tutti i venditori di biciclette decidano aderire all'iniziativa.