
Più calcio da scrivania che calcio giocato. L'Alessandria arriva alla partita contro il Montichiari dopo una settimana in cui a tenere banco sono state vicende che hanno poco a che fare con il campo. Prima il deferimento per l'errata comunicazione dei pagamenti, dovuto a un disguido delle banche. Poi gli scenari del nuovo assetto societario con il possibile ingresso di nuovi soci e un ridisegno dei ruoli di quelli già presenti. Giorni vissuti come cadessero nel periodo di pausa estiva: poche partite e molte parole.
Siamo però ancora ad aprile. C'è ancora tutto un mese davanti prima della fine della stagione, escludendo l'appendice di play-off e play-out. Sei partite in cui l'Alessandria può ancora dire la sua. Riagganciare la sesta posizione è compito più che arduo. Nondimeno tutto ciò che si può fare è provarci e giocarsi al meglio quest'ultimo scampolo di campionato. Dare per finito un torneo con così tanto anticipo è una cosa che può lasciare più di un rimpianto.
Al Moccagatta domenica arriva un Montichiari in ripresa ma demoralizzato dal deferimento, arrivato anche per loro, nella giornata di giovedi. I lombardi sono alla disperata ricerca di punti salvezza e sperano di riuscire a trovarli già domenica contro i Grigi. Il recente cambio di allenatore ha già saputo regalare un preziosissimo pareggio con il San Marino primo della classe, non ci sarà quindi nessun timore nei rossoblù nell'affrontare una squadra più quotata.
L'Alessandria dalla sua ha una buona occasione per ripartire dopo la dolorosa caduta di Poggibonsi. Gli undici che si vedranno in campo dovrebbero essere gli stessi della trasferta toscana con, ancora una volta, Negrini a giostrare nella zona di centrocampo (possibile anche un suo impiego a destra con Santoni a sinistra) e Marchetti a fare l'esterno di difesa.