
ACQUI TERME - Un'estate all'insegna del 'chi si rivede'. Dopo i ritorni di Derthona e Novese,
un'altra importante provinciale si riaffaccia sulla scena dei campionati dilettanteschi. Superata l'onta della radiazione dall'ultimo campionato d'Eccellenza alla fine del girone d'andata,
l'Acqui ripartirà infatti dal campionato di Promozione grazie alla fusione con La Sorgente, l'altra storica società termale. Un sodalizio che unisce il settore giovanile dell'Acqui Calcio 1911 e la prima squadra gialloblù, quest'anno vincitrice del campionato di Prima Categoria.
“La nuova società si chiamerà
Acqui Fc – spiega
Alessandro Tortarolo, responsabile amministrativo del settore giovanile del La Sorgente, tra i promotori della fusione – Abbiamo già presentato tutta la documentazione necessaria agli uffici torinesi della Lega.
L'ok defintivo, con ogni probabilità, arriverà da Roma entro la prima settimana di luglio”. Per il momento nulla di ufficiale, quindi, ma la rinascita dei bianchi sembra praticamente certa. “Da Torino abbiamo ricevuto indicazioni molto positive. - afferma Tortarolo - La fusione si è resa possibile perché da un lato c'era una società, l'Acqui 1911, senza la prima squadra ma con all'attivo due anni di settore giovanile; dell'altro lato, invece, La Sorgente non aveva più il settore giovanile ma conservava ancora la squadra Juniores e poteva vantare una matricola inalterata da più di 20 anni.
I requisiti per l'unione delle due società, insomma, c'erano tutti”.

L'allenatore del 'nuovo' Acqui sarà lo stesso della 'vecchia' (si fa per dire..) La Sorgente, ovvero
mister Arturo Merlo (nella foto), colui che ha guidato i bianchi nell'annata dei record nel
campionato d'Eccellenza 2013/2014, al termine del quale era arrivato il salto di categoria in Serie D. Per ciò che riguarda la
presidenza, invece,
il discorso è ancora aperto. “Sicuramente
Silvano Oliva, patron de La Sorgente, resterà nell'organigramma dell'Acqui Fc. Con che ruolo, però, è ancora da decidere” aggiunge Tortarolo.
Come l'araba fenice, anche lo
stadio 'Jona Ottolenghi' rinascerà dalle proprie (simboliche) ceneri. La prima squadra, infatti, giocherà le
gare interne nello storico impianto cittadino. “Con la precedente amministrazione comunale – commenta Tortatolo - avevamo intavolato un discorso di
riqualificazione dello stadio comunale e dell'area ad esso adiacente. La nostra idea è quella di ricreare, con le debite proporzioni, una sorta di
CentoGrigio acquese. Certo, il progetto sarebbe ben più limitato rispetto a quello alessandrino, ma l'impronta che vorremmo dare è proprio quella di
un'area polifunzionale nella quale sia possibile praticare sport diversi con strutture e servizi di qualità”. Ad ogni modo, Acqui Terme ha da poco cambiato sindaco, di conseguenza per il progetto del nuovo centro sportivo si dovrà riaprire un nuovo, e presumibilmente lungo, tavolo di confronto.